Il Golfo di Porto Conte o Baia della Ninfe, è uno dei più affascinanti angoli della Sardegna. Porto da cui la mitologia vedrebbe Ercole partire verso la Spagna alla volta di espletare una delle sue 12 fatiche rubando i buoi rossi di Gerione. Dalla nota spiaggia di Pineta Mugoni, arena anche questa per gli sportivi del mare, è possibile individuare tutte le località del golfo.
Prime fra tutte il Parco Regionale di Porto Conte e l'area Marina Protetta di Capo Caccia - Isola Piana (la Foradada), le Grotte di Nettuno, la Grotta Verde, Punta Giglio e i sentieri che vi conducono dalla frazione di Maristella, la spiaggia e il porticciolo di Tramariglio con la vecchia colonia penale, siti archeologici di rilevante importanza sono, il complesso nuragico di Palmavera poco distante dalla baia, e quello di Sant’Imbenia, quest’ultimo sempre con scavi in corso da parte della Soprintendenza ai beni culturali di Sassari.
Capo Caccia - Fotografia di Antonio Mannu (C)
Lo sport che naturalmente va per la maggiore è la vela di cui sono numerosissime le barche di sardi e turisti che partecipano alle regate algheresi, nella baia sono folti anche gli wind surf che hanno come campo base Pineta Mugoni, favorita rispetto ad altre spiagge per il verso della corrente e la tensione del vento.
L'attrazione turistica maggiore resta sicuramente la visita alle Grotte di Nettuno, appena fuori dal golfo, protette dall'isola della Foradada, raggiungibili a piedi da Capo Caccia attraverso le scale o in battello dal porto turistico di fronte ai Bastioni Garibaldi di Alghero.
Golfo di Porto Conte - Fotografia di Antonio Mannu (C)